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 I COGNOMI
    Origine  |  I Cognomi a Roma  |  Concilio di Trento 

 

Origine, Significato e Storia dei Cognomi


Ogni ricerca sulla storia di un casato deve partire dallo studio del suo cognome e dall’analisi dei vari rami familiari che, anche in luoghi ed in tempi diversi, sono stati contraddistinti da quel cognome, nella sua forma originaria od in una delle sue forme chiaramente ad esso collegate  derivate.

Un nome è scelto più o meno accortamente dai genitori oppure da parenti invadenti, il cognome ce lo troviamo in eredità, a meno di non essere abbandonati alla nascita, e ce lo dobbiamo tenere da quando alla fine del Medioevo, per questioni sociali è diventato immutabile.

                                                               

I Cognomi a Roma


Come nasce il cognome? La storia è più o meno uniforme e può fare testo quella italiana. In tempi arcaici era presente il solo nome, cioè all'indomani dell'età del Ferro (VII sec. a.c.), anche i Romani (come i Greci) solevano utilizzare un solo nome: invero, il fondatore di Roma si chiamava semplicemente Romolo. Ma già i suoi successori presentavano un PRAENOMEN  ed un NOMEN  (Es: Anco Marzio, Tullio Ostilio, ecc.) ai quali finì per essere successivamente aggiunto, sopratutto nel ceto dell'aristocrazia, un ulteriore carattere distintivo, individuale e poi anche ereditario per legge (46 a.C.) il COGNOMEN (Letteralmente "soprannome") infatti già negli ultimi secoli della Repubblica, presso i Romani, era invalso l'uso dei tre nomi: tria nomina: Caio Giulio Cesare, ad esempio, dove Caio è il preanomen, nome individuale, Giulio è il nome, nomen della gens d'appartenenza, in questo caso la gens Giulia, e Cesare è il cognomen, all'origine per lo più soprannome per distinguere le varie omonomie. In qualche caso, si aggiungeva anche un quarto nome, o nuovo cognome, agnomen, per diversificare ancor meglio una persona dall'altra. Naturalmente, c'era tra i nobili chi aggiungeva a proprio piacimento altri nomi-cognomi, costituendo a volte liste lunghissime.

Attorno al V secolo il sistema si semplifica. Si riduce la distinzione fra nomen e cognomen, e si affacciano i supernomia o signa: nomi unici, non ereditati, dal significato chiaro, immediatamente comprensibile: Costantius ecc. Caduto l'Impero, si torna ad un nome solo, ogni persona é individuata dal solo nome personale di battesimo, accompagnato talvolta da qualcosa che allude alle caratteristiche della persona o al luogo di provenienza o alla paternità.

Con l'avvento del cristianesimo, sopraggiungono nuovi nomi ad aggiungersi a quelli pagani, con le invasioni barbariche altri ancora e la scelta è piuttosto vasta, non è difficile trovare il modo per distinguere un Deogratias da un Adelpertus. È nel secolo XI che la possibilità di formare combinazioni incomincia a scarseggiare: la popolazione cresce e i nomi che girano incominciano a ripetersi, diventa sempre più difficile distinguere un individuo da un altro. Incomincia a consolidarsi in Europa il sistema dei cognomi.
Quindi cominciò a rendersi nuovamente necessario distinguere tra loro gli individui che avevano lo stesso nome personale ed identificare tutti quelli appartenenti alla medesima discendenza. Nacque così il cognome moderno, che poteva essere originato dal nome paterno o materno, da un soprannome, dalla nazione o dalla località di provenienza, dal mestiere o dalla professione.

                                                               

Importanza del Concilio di Trento


In Italia, i cognomi sono prima appannaggio delle famiglie ricche, ma nel 1200 a Venezia e nel secolo seguente in altre aree, anche se con qualche resistenza e ritardo, l'uso si estende agli strati meno abbienti della popolazione. Però, è solo con il Concilio di Trento, 1564, che si fa obbligo ai parroci di registrare ogni individuo col proprio nome e Cognome: da quel momento ad ognuno di noi viene trasmesso (e trasmette) un connotato di appartenenza. I Parroci iniziano a tenere un registro ordinato dei battesimi con nome e cognome, per evitare matrimoni tra consanguinei. Il soprannome, o secondo nome, diventa ereditario. Dovunque? Qualcuno dice che fino a poco più di un secolo fa, c'erano ancora famiglia, in luoghi sperduti, che non avevano cognome "codificato".

Da dove deriva un cognome? L'abbiamo detto: nomi di persona, vezzeggiativi, soprannomi, situazioni, nazionalità, provenienza, mestieri. E con tante di quelle varianti che traggono in inganno da costituire una lettura a volte spassosissima alla quale vi invitiamo.